lunedì 9 settembre 2013

Desperate Ghostwriter

Non si scrive perché si ha qualcosa da dire ma perché si ha voglia di dire qualcosa.

[Emile Cioran]




Per anni mi son detta che in fondo tutti sappiamo scrivere e raccontarci senza remora o difficoltà. 
Per molto tempo ho pensato che la mia sfrenata passione di "appuntare ogni pensiero ovunque si potesse scrivere" fosse solo una cosa sintomatica della mia indole precisa ed attenta ai dettagli.

Quando ho iniziato a fare l'assistente universitaria e la correttrice di bozze, per le tesi di laurea della cattedra con cui collaboravo, ho creduto che mi piacesse farlo semplicemente perché era uno dei miei compiti.
Ma il tempo passava e troppo spesso mi sentivo coinvolta in quel susseguirsi di parole, di frasi e concetti che sapevo aver bisogno di un aiuto, di un sostegno e di una spinta verso una forma più congeniale per tutti.

La verità, mi son detta poi con gli anni, è sempre stata lì...accanto a me.
La verità è che io riesco ad aprire il mio mondo solo facendolo scorrere lungo le dita delle mie mani.

Parlare mi è sempre riuscito bene, la logorrea è parte di me dall'età in cui ho acquisito la parola ma scrivere è tutt'altra cosa. 

Una volta, un'anziana signora mi ha detto che ognuno di noi ha una dote e che, una volta scoperta, questo mondo sarebbe senza dubbio migliore se ognuno ne mettesse una piccola percentuale a beneficio del prossimo. 
Io, a 30 anni, ho scoperto qual è la mia e la metto al vostro servizio per rendere questa fetta di mondo migliore.

Scrivo per voi. 

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